I DISTURBI EMOTIVI TRA I DSA

I nostri studenti che “vanno male” (…) non vengono mai soli a scuola.
In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura,
rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde,
accumulati su un substrato di passato disonorevole, di
presente minaccioso, di futuro precluso. (…) La lezione può
cominciare dopo che hanno posato il fardello e pelato la cipolla

Pennac 2008

 

E’ ormai noto e scientificamente riconosciuto che ansia e tristezza purtroppo accompagnino frequentemente a scuola la maggior parte dei bambini e i ragazzi con DSA: si tratta di circa il 60 %  ed è riconosciuta un’incidenza doppia dei disturbi dell’umore e tripla dei disturbi d’ansia nella popolazione con DSA rispetto ai coetanei non DSA e delle difficoltà relazionali presenti in misura maggiore rispetto ai bambini e ragazzi senza DSA.

E’ altrettanto noto anche che una diagnosi di DSA in età minore comporta minor rischio psicopatologico: una diagnosi precoce e una presa in carico del bambino tempestiva può prevenire molti dei disturbi emotivi e il rischio di psicopatologia in adolescenza.

La comprensione delle sue difficoltà e quindi il supporto familiare, il sostegno e la comprensione dell’insegnante, dell’allenatore, del tutor sono in grado di contrastare fortemente questi esiti tanto negativi, consolidando i punti di forza del bambino e aiutandolo a investire anche in attività extrascolastiche, in cui possa percepirsi efficace e coinvolto, al di là del suo disturbo specifico.

 

Presso il CMD di Roncadelle è possibile richiedere alla d.ssa Chiara Stampatori, neuropsicologa clinica, una valutazione degli apprendimenti nei bambini a partire dai 7 anni d’età, al fine di individuare tempestivamente eventuali fragilità e offrire il più efficace supporto di riabilitazione.