Il social freezing – (Dott. Nicola AMATO)

Il social freezing (“congelamento sociale”) è la tecnica attraverso cui una donna se non ha intenzione di procedere al momento a ricerca gravidanza (ragioni lavorative, assenza del partner, ecc..) o non può farlo (programma di chemioterapia o radioterapia pelvica) può sottoporsi a prelievo e conservazione dei propri ovociti quando ancora di buona qualità ed in buona quantità, garantendosi in tal modo la possibilità di concepire in futuro con i propri ovociti (evitando quindi di ricorrere a cellule uovo donate).

Infatti, a differenza degli uomini nei quali il processo di formazione degli spermatozoi è sempre presente dopo la nascita, nelle donne dopo la nascita non si formano più cellule uovo e vi è un progressivo decadimento del loro numero ma soprattutto della loro qualità che a partire dai 30-35anni, ed in alcuni casi anche prima (predisposizione genetica, endometriosi), diviene molto rapido. Ad oggi non esiste alcuna opzione terapeutica in grado di bloccare tale fisiologico processo di invecchiamento.
Con l’aumentare dell’età la percentuale di ovociti alterati dal punto di vista cromosomico aumenta, in quanto aumenta il numero di distribuzioni errate dei cromosomi (aneuploidia) e conseguentemente è sempre più probabile la formazione di un embrione patologico con conseguente aumento della frequenza di aborti spontanei o feti affetti da patologie.
Mediante il social freezing per la donna una volta messi da parte i propri ovociti quando ancora di buona qualità, sarà possibile ottenere una gravidanza anche in età molto più avanzata e con la stessa probabilità di avere un nascituro sano che avrebbe avuto all’età in cui ha messo da parte i propri ovociti.

Qual’è il momento ottimale per eseguire il Social Freezing?

Poichè come sopra riportato, la possibilità di ottenere un gravidanza inizia a diminuire già a partire dai 30 anni ha senso effettuare il Social Freezing in prima possibile

Quanti ovociti devo mettere da parte?

Il Social Freezing aumenta la probabilità di poter ottenere una gravidanza in futuro ma non può garantirla: per questo motivo è fondamentale eseguire il prelievo ovocitario in età giovanile e conservare il maggior numero di ovociti possibile eventualmente ricorrendo anche a più stimolazioni ormonali e più prelievi

Gli studi più validi dal punto di vista scientifico ritengono che via sia una probabilità di parto del 40% per 10 ovociti conservati, del 60% per 12 ovociti e del 90% per 20 ovociti se questi sono stati rimossi nella fase ottimale della vita della donna.

Rischi ed effetti collaterali

Gli studi scientifici più recenti mostrano che i bambini nati dallo scongelamento e dall’inseminazione di ovociti precedentemente crio-conservati non presentano alcun rischio di anomalie in più rispetto ai bambini nati dai cicli di fecondazione assistita con ovociti non crio-conservati: in altre parole il congelamento degli ovociti non aumenta il rischio di difetti cromosomici, malformazioni o disturbi dello sviluppo.

Il trattamento di stimolazione ormonale necessario per il Social Freezing non comporta generalmente un significativo livello di stress fisico per la donna e la sindrome di iperstimolazione difficilmente si verifica con gli attuali protocolli di stimolazione: ovviamente è indispensabile una consulenza specialistica in modo da individuare il trattamento personalizzato.

Cosa pagano le compagnie di assicurazione sanitaria?

Il servizio sanitario pubblico non sostiene i costi del Social Freeezing, tuttavia sempre più datori di lavori nel mondo offrono ai propri dipendenti una parte dei costi, sia per il trattamento ormonale che per il prelievo degli ovociti. Sono previsti dei rimborsi anche per il costo annuale di crio-conservazione e per la fecondazione in vitro degli ovociti precedentemente congelati.