Nel caso di parto distocico, cioè in cui l’espulsione sia avvenuta con difficoltà o con la necessità di aiuti esterni come la manovra di Kristeller (le spinte sulla pancia) o l’uso della ventosa o in extremis il taglio cesareo, il modellamento del cranio del neonato può risultare asimmetrico.
In caso di parto cesareo infatti, mancando il normale passaggio attraverso un canale circolare, non avviene il giusto modellamento che può eliminare eventuali asimmetrie createsi durante i 9 mesi a causa di posizionamenti particolari del fetonello spazio a disposizione.
A volte proprio per questo motivo anche il resto del corpo del bambino assume pusture asimmetriche (in genere curvate a “banana”) che si riscontrano anche dopo la nascita e che possono essere eliminate con corrette tecniche osteopatiche.
Il cosidetto torcicollo miogeno congenito è in realtà spesso causato da un’asimmetria cranica (nello specifico occipitale) che obbliga la cervicale del bambino ad assumere una postura asimmetrica in side-bending e rotazione poiché la struttura sottostante non può sostenere una verticalità corretta.
In caso di plagiocefalia i disturbi che il bambino può presentare sono:

disturbi del sonno
irrequietezza
rigurgiti e reflusso gastroefageo
coliche gassose
lacrimazione per dotto lacrimale chiuso
disturbi ORL, otiti frequenti …

Il protocollo in genere è di 3 sedute a cadenza settimanale o quindicinale più un controllo a distanza di 1 mese o 1 mese e mezzo a seconda dell’età del neonato.
L’ideale sarebbe vedere il bimbo prima possibile ma comunque entro i primi 6 mesi di vita: le fontanelle iniziano poi a ossificarsi terminando il processo attorno ai 12 o 15 mesi, quindi favorire il rimodellamento cranico risulta poi più difficile.